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Buone pratiche laboratoriali: incontro tra la scuola “G. Spataro” e i nidi comunali e le scuole dell’infanzia parificate

Nell’atrio della scuola “G. Spataro” dell’IC1 di Vasto c’è stato il 6 giugno un incontro tra i referenti dei nidi comunali, delle scuole dell’infanzia parificate e della scuola dell’infanzia e primaria Spataro. Tutti insieme per parlare delle buone pratiche laboratoriali da condividere per iniziare un percorso di collaborazione.

Il dirigente Scolastico, prof.ssa Eufrasia Fonzo, ha sottolineato l’importanza dell’incontro, e come la metodologia laboratoriale in ogni fascia d’età consente di comprendere il mondo che ci circonda, attraverso il “fare consapevole”, sviluppando autonomia di lavoro, responsabilità nelle scelte, sviluppo della creatività e l’acquisizione delle competenze.

La coordinatrice dei Nidi Comunali, Serena Cerullo, ha evidenziato l’esperienza del Loose Parts che con materiali di recupero ha la capacità di sviluppare la creatività, stimolare la curiosità, destando meraviglia, incoraggiando il bambino a utilizzare diverse risorse e a vivere una gamma più ampia di esperienze oltre che essere ecologico e sostenibile.

Il presidente della cooperativa “L’albero azzurro”, Francesco Basilico ha raccontato l’attività sperimentale della famiglia “de Lombrichis” che ha avuto la finalità di far conoscere ed esplorare la natura nascosta, mediante la costruzione di un lombricaio da parte dei bambini. Hanno fatto ipotesi, deduzioni fino a cercare gli inquilini scavando con le mani e manipolando i piccoli animaletti. Sono stati invitati a fare un circole- time e a creare una storia sui lombrichi.

Le insegnanti Fabiana Bolognese e Rossana Piccirilli della scuola dell’infanzia “Il Girotondo” hanno presentato il progetto laboratoriale “Vivere a colori” che ha l’obiettivo di far scoprire la cromaticità attraverso i sensi mediante la metodologia “learning by doing” ovvero “imparare facendo” stimolando il bambino ad imparare dall’esperienza e diventando lui stesso il protagonista del proprio apprendimento in tutte le fasce d’età, anche con l’uso di una storia “Il lupo che voleva cambiare colore”, che ha permesso di consolidare i colori primari e secondari e ad imparare la scansione temporale della settimana memorizzando e associando ad ogni colore un giorno della settimana.

L’insegnante Serena La Verghetta e Federica Cialfi della Scuola dell’Infanzia “Il Mondo del Bambino”, hanno presentato il progetto GiocART dove gioco e arte di fondono insieme dando vita ad un’esperienza significativa per il bambino con la libera espressione della creatività, della spontaneità e dell’osservazione del singolo, rafforzando l’autostima individuale e la libertà espressiva attraverso l’arte mediante esperienze concrete.

L’insegnante Patrizia Di Cesare, referente per la scuola dell’infanzia “G. Spataro” ha evidenziato come nella scuola da molti anni si privilegia la didattica laboratoriale che ha avuto un ruolo rilevante nella crescita dei bambini. Tante le modalità in cui è stata evidenziata, in sezione, o intersezione, in gruppi omogenei o eterogenei, a sfondo scientifico o linguistico. L’insegnante Carla Consogno ha spiegato le caratteristiche di uno dei laboratori svolti quest’anno legato alle api, che mirava ad acquisire consapevolezza dell’importanza dell’eco sostenibilità e della biodiversità.

L’insegnante Dora Di Biase, della scuola primaria “G. Spataro” ha spiegato come sia importante per i bambini, a partire dal Nido in poi, fare esperienze concrete significative per costruire ogni loro apprendimento. Perciò, anche in ambito scientifico, i bambini vanno guidati in un lavoro graduale e sistematico di osservazione, descrizione, spiegazione e interpretazione dei fenomeni che avvengono nel mondo circostante ( approccio scientifico- sperimentale). Ha raccontato l’esperienza significativa del laboratorio scientifico realizzato con i bambini, quella sui vulcani, che li ha molto entusiasmati attraverso attività di ricerca di materiale vario, di costruzione concreta della struttura del vulcano e simulazione di un’eruzione vulcanica.

L’insegnante Rita Acquarola, della scuola primaria “G. Spataro” ha parlato dell’attività di lettura mediante il Kamishibai, un originale ed efficace teatro d’immagini di origine giapponese utilizzato dai cantastorie. Ha spiegato come sia uno strumento analogico che offre alla scuola un’esperienza educativa innovativa ricca, che invita all’operatività, all’azione e alla produzione e che crea un forte coinvolgimento.

Un incontro positivo quindi ricco di esperienze condivise che ha evidenziato come il laboratorio possa diventare a scuola il luogo in cui si incontra il sapere e il fare, lo spazio mentale in cui il “fare” corrisponde alla riflessione che consente di transitare le conoscenze in comprensione e poi in competenza. Si tratta dell’imparare attraverso il fare, concetto che formalizza il metodo dell’apprendimento attivo che sviluppa la creatività, la fantasia, le scoperte.

 

“Se ascolto, dimentico. Se vedo, ricordo. Se faccio, capisco”. Bruno Munari