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Il ricordo di Giuseppe Spataro con le classi quinte dell’omonima scuola di Vasto con il Sindaco Menna e il Vicesindaco Peppino Forte

Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria “G. Spataro” del IC1 di Vasto hanno vissuto un momento importante questa mattina a scuola. Alle 11 hanno avuto l’opportunità di collegarsi, tutti insieme, con la Sala del Gonfalone del Comune di Vasto per ricordare la figura di Giuseppe Spataro, per il 42simo anniversario della sua morte. Dopo i saluti affettuosi del Sindaco, Francesco Menna, il Vicesindaco Peppino Forte ha parlato dell’importante statista vastese. Ha ricordato che Giuseppe Spataro, è nato a Vasto il 12 giugno 1897.  Ha frequentato le elementari a Vasto, le medie e superiori a Montecassino, Giurisprudenza a Roma, dove si è trasferito con la famiglia. Si è interessato da giovanissimo della politica. Peppino Forte ha raccontato che quando lui era solo un ragazzino ha avuto modo di conoscerlo direttamente. Ricorda la delicatezza e gentilezza di Spataro quando parlava con le persone, la signorilità nei modi, il suo grande amore per Vasto. E’ stato un uomo coraggioso, le riunioni clandestine nella sua casa a Roma in Via Cola di Rienzo per incontrare gli amici politici antifascisti sono state molto importanti, come poi è stata tutta la sua intensa vita politica. E’ stato presidente della RAI, Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, della Marina Mercantile, dei Lavori Pubblici, degli Interni, dei Trasporti e Vice Presidente del Senato. Un personaggio politico molto importante, e molto significativo è stato anche il suo impegno per l’Abruzzo. Si è impegnato per far realizzare strade come l’autostrada per Roma, progetti importanti nelle varie province abruzzesi, mantenendo legami stretti soprattutto con Vasto. Si è impegnato moltissimo per lo sviluppo economico del nostro territorio. Ha detto Forte ai ragazzi che la figura di Spataro non può essere dimenticata, la sua vita, il suo impegno appassionato per la libertà, per il bene comune, per il progresso della nostra città deve essere tramandato alle nuove generazioni, per diventarne esempio importante.