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Anche gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “Paolucci” manifestano contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulla Donna e anche gli studenti della III A della Scuola Secondaria di Primo Grado “Paolucci” hanno manifestato.

Coordinati dalla loro professoressa di Scienze Motorie, Prof.ssa Racciatti, e divisi in gruppi hanno approfondito l’argomento e lunedì scorso hanno allestito nel corridoio su cui affaccia la loro classe un “angolo aperto” in cui hanno condiviso con gli altri studenti della scuola momenti informativi.

Partendo dalla motivazione che ha spinto l’ONU a istituire questa giornata nell’anniversario del triplice omicidio delle sorelle Mirabal, punite per il loro impegno civile nel 1960 nella Repubblica Dominicana, hanno spiegato che cosa si intenda per VIOLENZA DI GENERE che ha nello stupro e nel femminicidio le sue forme più evidenti,  ma  che in realtà può essere esercitata  in vari modi, più subdoli  ma egualmente gravi, che vanno  dalla denigrazione della  persona alle minacce psicologiche allo stalking  alle molestie sui posti di lavoro o  in luoghi pubblici ;

Si sono soffermati sul fenomeno del FEMMINICIDIO, in preoccupante  aumento negli ultimi anni, riflettendo sul fatto che le discriminazioni di genere che sfociano in atti di violenza  non sono solo un problema di culture e tradizioni diverse da quelle nostre, ma sono molto più vicino a noi di quel che si pensi;   a questo proposito hanno ricordato che ogni 72 ore proprio in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner; che tre femminicidi su quattro avvengono in casa; il 63% degli stupri è commesso da un partner o ex partner;

Hanno informato sulle associazioni in grado di dare aiuto a donne in difficoltà e hanno specificato che sono presenti sul territorio nazionale, regionale, vastese e fornito informazioni su come contattarle in caso di necessità.

Momenti informativi si sono alternati a letture di pensieri e poesie ad alta voce, ad ascolto di canzoni i cui testi trattavano di violenze, in particolare “L’amore rubato” di L. Barbarossa e “Ballata triste” di Nada precedentemente ascoltati nelle ore di Musica con la prof.ssa Pontrelli che ha anche fornito “Break the chain” colonna sonora nelle manifestazioni a sostegno del 25 novembre in tutto il mondo.

“Ci è piaciuto lavorare in gruppo su questo tema. Abbiamo colto aspetti che non avevamo mai considerato prima. Abbiamo imparato ad organizzare un evento e ad autogestirci.Sappiamo che non sarà una sola giornata a cambiare il mondo, ma siamo certi che tanti piccoli passi possono contribuire a migliorarlo”.

 

Rebecca D’Antonio- Lelio Di Fonzo

III A – Scuola Paolucci