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Una Palmoli da riscoprire tra rievocazione e laboratori Uscita didattica delle terze e quarte della Spataro

Nell’ambito del progetto “Abitare i Luoghi”, coordinato dall’associazione RicercAzione di Orazio Di Stefano,  che consente alle istituzioni scolastiche, in collaborazione con enti e associazioni, di effettuare uscite didattiche per approfondire la conoscenza del territorio, le classi terza B e C e quarta A e D della Scuola Primaria “G. Spataro” IC1 di Vasto il 12 aprile 2019 si sono recati a Palmoli. Ricco il programma che i ragazzi hanno vissuto: innanzitutto le prove della rievocazione storica che si terrà sempre a Palmoli il 12 maggio 2019, insieme alle classi della scuola dell’infanzia e primaria di Palmoli e San Salvo, con la collaborazione di docenti di Castiglione Messer Marino e della Nuova Direzione Didattica di Vasto. Sarà la prima rievocazione fatta dai ragazzi, che li vedrà ricordare la donazione della cappella di San Carlo Borromeo da parte del Marchese di Gagliati e Barone di Palmoli, Don Camillo Severino il 12 maggio 1772.

Oggi alle prove hanno sfilato in abiti d’epoca il ragazzo di Palmoli nelle vesti del Marchese e un ragazzo di Vasto nelle vesti del Vescovo. In fila dietro al Marchese scortato da due guardie, la famiglia nobile del Marchese, la corte della famiglia D’Avalos da Vasto, il Vescovo, il clero, gli artigiani e il contado, oggi in borghese, ma a maggio tutti in abiti d’epoca con la collaborazione di Polvere di Stelle di Vasto.

Nella chiesa barocca di Santa Maria delle Grazie, che custodisce le spoglie di San Valentino, c’è stata la prova generale della donazione in cui viene donata la cappella di San Carlo Borromeo per difendere Palmoli dalla fame e dalla peste. Poi il corteo si è recato al Castello, che secondo la tradizione popolare fu costruito nel 1095 da Pandulfo di Sangro dei Conti di Monteodorisio.

Tre le attività svolte poi dalle classi della scuola “G. Spataro” IC1 di Vasto: la visita al museo dell’arte contadina, ricca di reperti della tessitura, della chiesa, del cinema, della scuola, delle case contadine, con la collaborazione di Attilio Mauri; alle sale del castello con il laboratorio “la favola nel castello”, con la lettura della favola “Il Bandito di Palmoli”, scritta da Rosaria Spagnuolo, e animata da Valentina Ubaldi e Fabiana Bolognese, che sono riuscite, mediante le candele, l’aria misteriosa delle sale del castello, e molte attività legate all’animazione alla lettura, a rendere tutti attenti e partecipi. Infine con la collaborazione sempre di Valentina e Fabiana c’è stato il laboratorio di scrittura amanuense, che ha consentito di scrivere con inchiostro e pennino nella scrittura Cancilleresca, modello di scrittura umanistica cinquecentesco noto anche come Italico. I ragazzi hanno avuto modo di sperimentare l’affascinante mondo della calligrafia, attraverso un carattere storico leggibile ed elegante come la Cancelleresca, uno dei più eleganti. Anche se impegnativo, i ragazzi hanno apprezzato il ritmo, l’armonia, il fascino, dell’antica scrittura, che richiedono una manualità spesso dimenticata, tanta passione e pazienza.

Tanta stanchezza alla fine della giornata, ma anche tanta soddisfazione per aver vissuto un’esperienza molto interessante in un bellissimo castello, approfondendo la storia del nostro territorio.